Un paio di settimane fa, ho portato Flavio ad Hyde Park perche` familiarizzasse con la fauna del centro.
Poiche` al solito le nostre uscite sono scandite da appuntamenti regolari pappa-cacca, siamo andati verso le 4 dal local Whole Food Market, quello mitico che sta su Kensington High Street.
Al primo piano ci sono bar e ristoranti che convivono in un unico open space, così appena terminata la pratica pannolino, ho puntato uno di questi e ho ordinato capuccino e muffin.
Il bar non aveva tavoli disponibili ma il ragazzo alla cassa ci teneva a dirmi che potevo sedermi anywhere, dovunque avessi trovato un tavolo libero.
No dico.. mi vedi? Ho un passeggino, un cappuccino, un muffin e due mani..non è che posso fare chilometri.
Mentre pago mi cade l'occhio su una ragazza che ha disseminato borse e borsette sul suo tavolino.No dico.. mi vedi? Ho un passeggino, un cappuccino, un muffin e due mani..non è che posso fare chilometri.
E' sola, sta leggendo un libro e ha l'aria di chi ha finito da ore la sua consumazione.
Mi avvicino e le dico "Scusi, please, posso?"
Lei riemerge dalle pagine e risponde "ma prego, yes!"
Parcheggio il passeggino e toh mi accorgo, solo in quel momento, che pure lei ne ha uno.
La serie dei toh continua quando mi dice che la sua bambina ha la stessa età di Fla, si trova a Londra da un mese, non conosce bene la lingua e che suo marito è stato trasferito dalla compagnia per cui lavora.
Questo ed altro in una conversazione, a tratti surreale, durata due ore tra una giapponese e un'italiana in un affannato inglese.
Infatti gli equivoci non sono mancati, gli occhi hanno strabuzzato ma ci siamo divertite così tanto da scambiarci i numeri di telefono per rincontrarci.
Il primo appuntamento è stato qualche giorno fa, alle 12.30. Stesso posto.
Io sono uscita di casa senza nemmeno portarmi dietro la cartina della città: "Non mi serve, conosco bene quella zona"
Infatti è bastato confondere le kappa e scendere a Knightsbridge anziché a Kensington, per arrivare con quasi un`ora di ritardo O_o
Finalmente la raggiungo all`area ristoranti del Whole Food, mi scuso a raffica spiegando che nel frattempo fossero subentrati altri contrattempi.
Lei invece tira fuori un sorriso soffice ed educato e con quello sguardo lì, tipicamente japanese, mi sussurra "you're funny.."
Lei invece tira fuori un sorriso soffice ed educato e con quello sguardo lì, tipicamente japanese, mi sussurra "you're funny.."
Hiromi, intanto che finisce di allattare al seno la sua bimba, mi chiede cosa voglio mangiare.
Le dico scherzando se vuole mangiare sushi, pensando sia la cosa più banale e stupida da proporre a una giapponese.
"E tu?"
"No, io non posso..allatto!"le rispondo
"No, io non posso..allatto!"le rispondo
"Ah.. in Italia non mangiate sushi durante l'allattamento?"
"Ehm.." sono imbarazzata, anzi no mi sento un'idiota perché la piccola Mikoto ha appena bevuto latte presumibilmente contenente pesce crudo.
Chiariamo, io adoro il sushi.. ma ho fatto voto di rinuncia al maguro dal giorno del transfer.
Tuttavia ora c'è in ballo un dibattito internazionale.. non posso fare figuracce.
Ok, prima o poi doveva succedere...e sushi sia!
Così con disinvoltura mi ritrovo a prendere lo stesso set di rolls al salmone e avocado al Genji Express, pensando che almeno risparmierò a Flavio il mercurio del tonno.
salsa di soia e sushi (nella variante brownie rice) con wasabi potentissimo, tanto da farmi uscire il fumo dal naso e lacrimare gli occhi. ------6pounds 48
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Tra un colpo di bacchetta e l`altro ci confrontiamo sulle nostre vite qui a Londra, le difficolta` quotidiane, i progetti a breve e lungo termine.
Io le confesso anche la mia passione per il Giappone.
Le racconto del mio viaggio a Tokyo e nel Kansai, e di luoghi dove lei dice di non essere mai stata.
Mi chiede consigli sul viaggio che vorrebbe fare in Italia e in altri Paesi europei.
Tra due anni loro torneranno a Tokyo e, per quanto possibile, desiderano cogliere l`occasione di questo trasferimento per visitare altre citta`.
Prima che sia troppo tardi, usciamo.
Vuole portarmi al Diana Memorial Playground dove lei va spesso insieme a Mikoto.
Passiamo per Kensington Gardens e arriviamo al playground giusto in tempo per farci chiudere il cancello in faccia. (ore 15.45)
E` quasi buio e quasi ora della merenda di Flavio. Questa volta mi butto in un Costa, piu che altro perche` da fuori la vetrina adocchio due poltronissime vuote.
E poi le solite cose.
Il solito cappuccio deca, lo yogurt per Flavio, il cambio pannolino...
Gli ssssh e i questononsifa.
E poi c`era lei, che mi ha subito conquistata con l`eleganza dei modi e la disponibilita`.
Sembravamo amiche davvero.
Che ne dici Mikoto?
Ti va di passare i prossimi due anni con noi?
cappellino cool-issimo di Harrods |