venerdì 17 agosto 2012

Sincerità





Quanto i figli devono sapere della vita dei loro genitori?
E’ giusto che conoscano nei dettagli la storia che ha preceduto la loro nascita?
Quali segreti è meglio conservare per sé, quali rivelare.
Le ombre del nostro passato non ci abbandonano mai veramente perché, in qualche modo, hanno contribuito alla formazione di ciò che siamo adesso.

E’ corretto verso i nostri figli confessare gli errori che abbiamo commesso in gioventù affinché possano farne tesoro per loro stessi?

Oppure equivale a consegnargli un passpartout per aprire porte sbagliate?

La storia della propria famiglia è un diritto che credo vada concesso, in ogni caso.
Tuttavia c’è il rischio, la responsabilità di trasferire il fardello, l’angoscia per il dolore che abbiamo vissuto.



Farò attenzione.
In fondo, le fiabe sono la prima scuola dove imparare a riconoscere le proprie emozioni.








12 commenti:

  1. Che libro grande grande e che bimbo piccolo piccolo.. ;) capisc'amme. E comunque magari non proprio tutto tutto. Bacio.

    RispondiElimina
  2. Sinceramente, avrei preferito che mia madre non mi avesse raccontato tutto, ma proprio tutto, e comunque l'ha fatto nell'età sbagliata. Poi ho accettato la sua assoluta sincerità che tuttora, a volte, mi fa soffrire. Ci sono state sue "confessioni sincere" che hanno condizionato per anni alcune mie tendenze, ad esempio. Per fortuna, poi cresciamo e ci distacchiamo dalle ombre delle nostre madri. Un bacione
    e Flavio Haruki coi libri ci sta troppo bene
    ciao ciao
    (io sto ancora ascoltando i Wilco)

    RispondiElimina
  3. è una riflessione che io ho fatto molto spesso.
    non mi sono ancora data una risposta.
    hai ragione: da una parte c'è l'esigenza di raccontare chi si è, ma è come quando si vuole confessare un tradimento. C'è il pericolo che si faccia per trasferire un pò del peso e del fardello del senso di colpa.
    E così non lo so.
    Non lo so come mi comporterei ma il solo fatto di porsi questa domanda, sono sicura, ti aiuterà ad andare lontano con tuo figlio.

    p.s
    ti ho già detto che me lo sposo tanto è affascinante?

    RispondiElimina
  4. @ero Lucy Quando il bimbo sarà grande grande e il libro piccolo piccolo, gli dirò poco poco
    ;-)

    @Clara io non lo so cosa avrei preferito..certo è che solo conoscendo la loro storia ho capito chi fossero i miei genitori e il loro comportamento
    Poi non è che se conosci l'origine della personalità di un individuo stai meno male..diciamo che almeno ti dai delle spiegazioni

    @allafinearrivamamma Sai ci ho pensato molto a cosa volessi dire col trasferire il peso/fardello del senso di colpa.
    Io non ci pensavo proprio al senso di colpa.. ma magari c'è e non l'ho ancora visualizzato.
    Io col "trasferire il fardello" intendevo lasciare il peso di una condivisione non richiesta sulle spalle di un figlio che proprio non ne avrebbe voluto sapere di certe cose.
    Come dici tu, pormi questa domanda adesso, mi aiuterà a capire cosa fare quando sarà il momento

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Alessia: Ecco, io solitamente non mi do spiegazioni, né le cerco :-) nel senso che certe cose si possono solo subire, e nel momento in cui subisci, io non cerco spiegazioni. Vedo soltanto l'imposizione, l'affermazione dell'altro. Io credo semplicemente che c'è un momento giusto, e diciamo che mia madre non ha mai colto l'opportunità di quel momento, ma ha sempre anticipato i tempi. A sei anni non sarai mai pronto per affrontare le rivelazioni degli adulti, come non lo sei a dieci. Dopo è diverso. A volte ho pensato che io fossi la madre, e lei la figlia. Ma anagraficamente ed emotivamente io non ero pronta, tutto qua.

      Elimina
  5. forse non proprio tutto tutto.
    Flavio è sempre un lettore bellissimo!

    RispondiElimina
  6. Dosare, calibrare, aspettare che siano in grado di capire e mediare le cose che possono ferirli dalle altre. Difficile, difficilissimo.
    Raffaella

    RispondiElimina
  7. @frida grazie, lui sceglie sempre libri adatti alla sua età ;)

    @raffaella già difficilissimo ma.. per fortuna ho un sacco di tempo davanti per trovare le parole giuste.
    O quelle meno sbagliate :-D

    RispondiElimina
  8. non so esattamente cosa ti riferisci, ma posso dirti che nel nostro caso diremo tutto a Little D della sua storia, o meglio della storia che ha portato a lui... certo, in modo diverso in base all'eta'! :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sí mi riferivo ad altri aspetti.. ma per quello che riguatda "la storia che ha portato a lui" anche noi diremo tutto procedendo per gradi.
      Ma forse dovrò cancellare il blog prima che lui possa capitarci in anticipo sui tempi ?
      Penserò anche a questo..

      Elimina
  9. Che bello che bello che bello, e' sempre piu' bello Fla!!
    Io son d'accordo con Clara: dire si, ma ogni cosa a suo tempo. Intanto l'altro giorno ho finalmente trovato il coraggio di chiedere a DH se possiamo cominciare a far vedere la fotina dell'embrione a Picca, cosi per rompere il ghiaccio...dicono che se cominci presto (per qualsiasi cosa) e' meglio, perche' se anche non trovi le parole giuste o ti impapini, loro non capiscono e tu sei meno 'self conscious'...Oddio ma mancano pochi giorni alla partenza!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. woow di già?? Però hai ragione.. se si cominciano a farfugliare cose strampalate si ha tempo 10 anni per aggiustare il tiro.. ;)

      Sì mancano pochi giorni hahahaha nonmelodire anzi dimmelo così smetto di ridere o_O

      Elimina